L’arte di insultare

LETTERA APERTA AI NAVIGATORI AI POETI ED AI SANTI
(scusate mi son fatto prendere la mano, ma tant’è)

In moltissimi forum e/o blog che ho avuto occasione di frequentare basta esprimere un’opinione dissonante con quella dei “Dominatori del Forum” che si scatena la canea tra vari personaggi con reciproci scambi di insulti di infimo livello tanto da fare sbottare qualcuno dotato di maggior equilibrio: “Ma dove siamo, in un mercato?”

Questa mia lettera aperta, che lancio disperato come un messaggio nella bottiglia ha come scopo quello di migliorare le modalità di comunicazione sul web.

Ritengo che nessuna espressione verbale, anche la più becera e volgare, debba essere censurata ma credo altresì che il livello dell’ingiuria e dell’invettiva vada elevato…

L’insulto è un genere al quale tutti noi, anche i più impassibili, finiamo prima o poi per essere trascinati.

Per questo intendo dare un consiglio di lettura: L’arte dell’insultare di Schopenhauer.

Dalla lettura del sapido ed agile volumetto, edito per i tipi dell’editore Adephi, possiamo trasformare la rozzezza, la collericità e talvolta la volgarità dell’insulto in una vera e propria arte.

Grazie a questo insegnamento sarà possibile lanciare, all’altrui indirizzo, ingiurie ed improperi adatti alla bisogna e composti con stile e scienza.

L’arte di insultare ci viene insegnata da Schopenhauer non con il metodo docens, vale a dire con un’astratta teoria, ma con il metodo utens, vale a dire usando esempi pratici.

Ed in questa ottica anche io, indegno discepolo di cotanto maestro, fornisco alcuni esempi di insulti che ritengo più lessicalmente consoni ad un Web civile, tollerante e di livello culturale elevato.

1. Hai lesionato in modo irreversibile gli organi bilaterali preposti alla produzione del liquido seminale.

2. Per il tuo modo di essere, di interagire con gli altri e di pensare sei morfologicamente identico all’apice dell’organo maschile preposto alla minzione e riproduzione.

3. Il tuo imperativo categorico deve essere quello di svuotar immantinente l’intestino retto.

4. Per la tua condotta e per il tuo comportamento passato e presente sei simile alla Gran Taide.

5. Il tuo imperativo categorico deve essere quello di accoppiarti con altrui in guisa degli abitanti dell’antica Sodoma.

Credo che tal florilegio sia sufficiente.

Mi auguro di esser propositivo e di determinare così un miglioramento qualitativo.

Saluto tutti con stima e simpatia.

Il volumetto esiste davvero, credetemi, è stato da me ho acquistato qualche anno fa ad una festa dell’Unità…

Chissà che libri vendono (ammesso che sappiano cosa sono) alle feste del Partito della Libertà?

Forse “Memorie da sotto il tavolo ” di Monica Lewinsky!

Visto che si parla di insulti voglio consigliare la lettura di un elegante libretto aureo (appena 56 pagine), “La nobile arte dell’insulto” di Liang Shinqui, per i tipi di Einaudi.

L’autore detta dieci regole per l’insulto perfetto.

Ve le sintetizzo:

1. Conoscere se stessi e conoscere gli altri

2. Non insultare persone inferiori a noi

3. Sapersi fermare al momento giusto

4. Colpire di fianco mai attacchi diretti

5. Contegno pacato e sangue freddo

6. Utilizzare espressioni eleganti

7. Ritirarsi per avanzare

8. Stare in agguato e agire di rimessa

9. Dire molto con pochi argomenti

10. Non insultare più di una persona per volta

Spero sia utile!

Ovviamente tali consigli si possono applicare non solo nella comunicazione sul web, ma anche nella vita reale.

Io l’ho fatto e gli effetti sono clamorosamente spiazzanti.

I destinatari dei miei insulti restano a bocca aperta.

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4 Replies to “L’arte di insultare”

  1. @Emilia è una regola di vita che seguo da sempre. Porgere l’altra guancia talvolta non serve.

  2. Farò tesoro di quanto appreso.

    In effetti le voci fuori dal coro sovente “infastidiscono” coloro che pensano di avere in sè l’onni-sapienza!

    A tal punto da non ascoltarle, da depennarle, da evitare lo scontro, il confronto…Avviene troppo spesso, in ogni settore…E’ giusto rispondere, con stile ed arguzia, anche alle provocazioni.

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