Letterina di Natale…alla Befana

Cara Befana,

visto che tutti stanno scrivendo a Babbo Natale, io mi anticipo e ti scrivo.

Lo so bene che non tu esisti come non esiste il panzone vestito di rosso, che prende soldi dalle multinazionali…

 

Ma visto che oramai non si capisce più nulla ci provo, forse mi leggi sul serio.

Premesso che non voglio regali di nessun genere né mangerecci (i dolci hanno una montagna di calorie) né giocattoli assortiti (l’operazione nostalgia è trendy, ma alla mia età un cavallo a dondolo o un trenino con una batteria gigante fanno un po’ ridere), ti scrivo come ultima spiaggia…

Da te voglio una cosetta facile facile che alla fin fine rientra nelle tue possibilità:

FAI IN MANIERA CHE NESSUNO SCRIVA PIU’ LETTERE A TE E AL TUO AMICO IN GIUBBA ROSSA

 

MI SONO STUFATO DI LEGGERE OVUNQUE STE C… DI LETTERE A BABBO NATALE, ALLA BEFANA SCRITTE DA GRANDI E PICCOLI, DA SAPIENTI E DA SCIOCCHI CHE TI CHIEDONO TUTTO E IL SUO CONTRARIO, TI RINGRAZIANO PER COSE NELLE QUALI TU NON C’ENTRI UN TUBO, TI DEDICANO POESIE LUNGHE, MEDIE E CORTE E I FAMIGERATI HAIKU (lo so che non sai cosa sono, mica sei giapponese, ma capita anche questo)

 

INSOMMA, UN PROLIFERARE DI PAROLE INUTILI…

 

BEFA’, E DILLO ANCHE AL TUO AMICO NATALE: RESTITUITE TUTTO AL MITTENTE CON LA DIZIONE “destinatario sconosciuto”!

 

Comunque visto che mi stai leggendo ne approfitto per sfogarmi un po’ senza chiederti altro.

Giornata fredda, il classico tempo de mierda: pioviggina, tira un fastidioso vento che alza le foglie marcite dai residui di combustione del traffico. Il classico tempo che ti mette di cattivo umore da volere mandare a fare in culo tutto l’universo…

 

E sabato è Natale: CHE PALLE !

 

Ovunque palle multicolori, festoni gialli, rossi, blu e CO.CO.CO. travestiti da pigri babbi natale che distribuiscono cazzate per conto dell’ASCOM per invogliare idioti consumatori a sperperare gli ultimi brandelli di tredicesima in telefonini ipertecnologici con 3000 sms in omaggio (a chi cazzo li mandi 3000 sms?), altrettanto evoluti portatili che fanno anche il caffè nocciolato, in lettori di mp3 che possono contenere 5000 brani musicali (e quando cazzo li senti ?), e in altre mille inutili cazzate.

Nella zona pedonale sono parcheggiati altri due CO.CO.CO. travestiti da zampognari con le cioce regolamentari e con finta zampogna: la musica è registrata.

Sabato è Natale: la festa della pace… e continua la mattanza in Iraq e manco i giornali aggiornano la contabilità dei morti, tanto non fa più notizia.

 

Sabato è Natale: dovrò sopportare ancora la retorica dei buoni sentimenti, i regali sotto l’albero, Babbo Natale e le renne, ancora Boldi e De Sica nelle loro vacanze del cazzo, le messe di mezzanotte affollate come lo struscio domenicale per “ingegnare” la pelliccia nuova.

Sabato è Natale: c’è chi è partito per le vacanze di Natale in paesi di merda e poi leggi sul giornale “giovane italiano ammazzato per rubargli il pc”.

Sabato è Natale, oh come sono felice! Per il Time sono the man of the year insieme a milioni di persone che usano il pc e internet, anche se Fastweb è felice molto più di me.

Sabato è Natale e continuo a leggere notizie su quello che fanno SB, Fini, Rutelli, Casini e tutto il cucuzzaro. Ma perché non cala il silenzio? Vorrei avere anch’io un portavoce.

Sabato è Natale: dopo giorni di personaggi poco natalizi in TV (Calearo, Scilipoti, Razzi. La Rissa e compagnia) su SKY finalmente è finito Romanzo Criminale 2 una trasmissione di buoni sentimenti e tanto adatta al Natale.

Sabato è Natale: una volta nella Prima Repubblica si candidavano persone un po’ così perché avevano un seguito elettorale (per ragioni di famiglia, per l’attività professionale e per altre ragioni che non è il caso di precisare).
I fautori del Porcellum hanno sostenuto che con il sistema delle preferenze si aprivano le porte a personaggi “un po’ così”…
Con la scelta dei candidati da parte dei partiti questo rischio non si sarebbe corso…
E così al parlamento sono stati nominati Scilipoti, Calearo, Razzi, Moffa, Siliquini e Polidori.

Sabato è Natale e non ci sono più mendicanti davanti alle chiese che chiedono qualche moneta per i loro figli malati, ma in compenso ci sono ONLUS che fregano centinaia di migliaia di Euro per finti malatini: tutto in grande.

 

Sabato è Natale e vorrei essere più buono, poi ho letto di un senatore che mostra il dito medio al suo ex capo… Che gentiluomo, vorrei prenderlo a calci in culo a due a due finché non diventano dispari.

Sabato è Natale ed è ancora un altro Natale, il quarto con mia nipote Margherita ed è questo che conta.

 

 

Ciao

il tuo amico di penna

R.


P.S.:

Befana, scusa il maiuscolo, ma a una certa età si diventa un po’ sordi e temevo non mi sentissi.

Ringrazio Maria Laura Villani per l’editing

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3 Replies to “Letterina di Natale…alla Befana”

  1. Antonella il fatto che abbia scritto alla Befana, vuole dire che mi piace crederci, anche perché ho una nipote in età che crede a queste dolci fantasie…
    Amo di meno tutto quel ciarpame legato al Natale consumistico.
    Ricambio gli auguri.

  2. Gentile Signor R.,visto che non crede a Babbo Natale(preferisco chiamarlo così) e alla Befana,come mai questa lettera?;)
    Pur condividendo molti punti del Suo articolo,(sperpero di denaro in regali inutili e quasi mai fatti con il cuore,Boldi-De Sica,associazioni varie che rubano la gente….)non vedo che male ci sia,nel voler credere a Babbo Natale,a scrivere una letterina dove magari si chiede la guarigione di una persona cara,cibo per i bambini di tutto il mondo,un futuro migliore per i nostri figli…
    Babbo Natale non esiste?Pazienza,ma esiste la fantasia e allora perchè togliere ai bambini la favola di Babbo Natale e di quella simpatica vecchina?
    Io quest’anno ho visto ben poco.Sono così belle le luci della città,ma per problemi personali,non mi sono concessa neanche una passeggiata.Non dovevo acquistare niente,solo il piacere di andare un po’in giro.
    E poi,sai che c’è?A me piace ascoltare il suono delle zampogne,anche se registrate(sentirle dal vivo in una grande città
    credo sia impossibile)e se devo regalare una moneta,lo faccio con il cuore e al diavolo la politica e i suoi rappresentanti(ma questa è un’altra storia).
    Mi è piaciuto molto come ha concluso la sua lettera e mando un bacio alla sua nipotina.
    Spero non vorrà privarla della favola di Babbo Natale che nella notte più magica,vola per il cielo sulla sua slitta trainata dalle renne,portando un dono a tutti i bambini.
    Spero non me ne voglia e,considerato che,anche la Befana a quest’ora è tornata a casa sua,Le auguro un felice anno 2011.

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